Canto arcaico del mediterraneo
17 Agosto 2021
Danza Classica
7 Agosto 2019

Teatro - dal testo alla messinscena

a cura di Sara Paolini


Orario: Giovedi dalle 20.00 alle 22.00

Insegnante: Sara Paolini

Info: Sara Paolini, tel. 3479931793 - sarapao72@gmail.com
I CLASSICI: CHE PASSIONE!

I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti.

Italo Calvino

Questa è la sensazione che provo quando mi imbatto nella lettura dei testi teatrali classici: sono senza tempo e per questo sempre attuali e si prestano agevolmente ad essere rivisitati cercando punti di contatto con la realtà odierna. In un corso di teatro il testo rappresenta un punto di partenza, un pretesto per lavorare insieme, condividere e modellare un materiale comune dandogli una forma nuova in cui potersi riconoscere.

Lavoreremo di pari passo sulla voce e sul corpo allenando questi due strumenti ad esprimersi in maniera libera e fluida in un clima di fiducia e serenità. Ci occuperemo di scrittura creativa, costruzione dei personaggi e improvvisazione corale. Verrà dato spazio sia alla fantasia del singolo sia alla forza del gruppo che lavorando insieme diventerà sempre più unito e consapevole. Studieremo l'importanza della “presenza scenica” legata al “qui e ora” che sono la base del lavoro teatrale.

Quest'anno ci lanciamo una nuova sfida e lavoriamo sì su un testo classico ma il filone che vogliamo esplorare è il “giallo”. Il crimine e la scoperta dell'assassinio sono il centro della nostra ricerca, e chi è la regina del giallo per antonomasia ? Agatha Christie. La “signora del crimine” ha scritto più di 50 romanzi e 100 racconti: da molti di questi sono stati tratti film, commedie e telefilm. Il suo ingegno letterario ha dato vita a due personaggi indimenticabili: Mr. Hercule Poirot e Mrs. Jane Marple. Sono entrambi abilissimi nel risolvere i più intricati enigmi poliziesci. Essi concentrano la loro e la nostra attenzione sul comportamento degli indiziati e sulle loro reazioni emotive e verbali. Dopo varie ricerche la mia scelta è caduta sul testo “Death on the Nile” (Poirot sul Nilo), il romanzo ebbe un enorme successo confermato dalla versione cinematografica del 1978 con attori del calibro di Peter Ustinov, David Niven, Mia Farrow, Bette Davis, Angela Lansbury.. Su richiesta dell'amico attore Francis L. Sullivan la scrittrice lavorerà con entusiasmo ad una versione teatrale del famoso romanzo: ed è su questa che noi ci concentreremo.

Dato che l'autrice era momentaneamente annoiata dal celebre investigatore di sua invenzione, convinse Sullivan ad abbandonare l'idea di portare Poirot in scena, sostituendo il personaggio con un canonico anglicano dalla mente altrettanto acuta. La trama è la stessa del romanzo ma i personaggi diminuiscono e cambiano i nomi: il battello Loto solca le acque del Nilo trasportando un gruppo di turisti britannici che si sono appena conosciuti. La tranquillità della crociera viene improvvisamente interrotta dalla morte di Kay Ridgeway Doyle, una ricchissima giovane inglese in luna di miele. L'omicidio della donna getta nel panico e nella confusione i passeggeri e, mentre le autorità locali indagano, il canonico Ambrose Pennefather, zio di Kay e suo ex-tutore legale, comincia a condurre una propria indagine investigativa che porterà all'arresto del vero colpevole. Un mondo eterogeneo che il caso sembra avere accostato, ma che in verità è costituito da personaggi molti dei quali dietro apparenze “normali” e “perbeniste” covano segreti, passioni, gelosie, avidità, angosce, superficialità, ostentazioni, legami che l'incipiente viaggio non riuscirà né a nascondere né a sopire, ma renderà manifesti esaltandoli a causa di alcuni omicidi. Toccherà al canonico Ambrose Pennefather, compassato e amante – pare – delle sane gioie della vita, il compito di smascherare chi si è macchiato di tante nefandezze.

“Credo che sia uno dei miei migliori romanzi e se i polizieschi sono letteratura d'evasione, il lettore potrà dunque evadere verso cieli assolati e acque azzurre, così come verso il crimine, rimanendo però confinato in una poltrona”

Agatha Christie