Corso di teatro per bambini e ragazzi dai 6 anni in su
“…al cinema si vede grande, alla televisione si vede piccolo, al teatro si vede vero…”
‘Il corso di quest’anno avrà come fonte di ispirazione il testo di Elsa Morante
IL MONDO SALVATO DAI RAGAZZINI collegato al tema ambiente, ecologia, sostenibilità’
Il metodo
Il nostro metodo esclude l’uso di scenografie e costumi come perno di lavoro. Il centro del lavoro è il corpo. Corpo da conoscere, da ascoltare, da muovere, da trasformare. In relazione con gli altri e in dinamica nello spazio. I tre livelli di lavoro sono: io, l’altro lo spazio.
Tutto è basato sulla Maieutica: non si vuole imporre dei concetti e delle nozioni ma si stimola il bambino/ragazzo ad esprimere le sue idee personali, la sua fantasia, le sue esperienze, accompagnandolo nel processo creativo, allo scopo di rendere teatralmente concreta la sua intuizione, cristallinzandola in una forma chiara e definita.
Le tecniche principali utilizzate sono il teatro fisico, la mimesis corporea, il clown moderno, la danza personale, la danza contact improvisation.
Il tutto viene proposto sotto forma di gioco usando alcune ‘parole chiave’ riconoscibili dai bambini, creando un alfabeto di movimento fisico singolo e di gruppo. Viene utilizzata sempre la musica (classica, pop, contemporanea, tutta) come ‘strumento magico’ di attivazione del corpo, ma anche oggetti, e immagini della natura per stimolare la fantasia dei bambini.
Il lavoro si ispirerà ad un tema deciso di volta in volta in base alla situazione, diamo molta importanza al contesto, quindi prima di proporre un tema entriamo in dialogo con le strutture ospitanti, soprattutto se si tratta di una scuola, per creare il più possibile un lavoro di sinergia con gli altri educatori.
Mission
Lavoriamo nel teatro da 15 anni e la pedagogia teatrale è per noi una vera e propria ‘missione’ per entrare in relazione con bambini e ragazzi e per fare in modo che entrino in relazione tra loro nella piena espressione delle loro capacità. Il mezzo teatrale è per i ragazzi la possibilità di giocare e di mettersi in gioco, sentendosi liberi all’interno di strutture che li sostengono e non li costringono limitandoli. Usiamo poco il testo, proprio per rendere accessibile a tutti il gioco: la prevalenza viene data al linguaggio non verbale, comprendendo anche tutta la sfera emotiva, che grazie agli strumenti del teatro viene contenuta e trasformata in forma artistica. Al primo posto il corpo, quindi, e la sua grande capacità espressiva e liberatoria. In questi anni di lavoro abbiamo visto i ragazzi appassionarsi e venire a lezione con grande entusiasmo, e durante gli anni imparare nozioni motorie fondamentali di controllo del corpo, ascolto di se stessi, misura nel relazionarsi con gli altri, capacità di auto-organizzarsi in gruppo. Tutto questo divertendosi e crescendo nella condivisione entusiastica con i coetanei e, a lavoro sviluppato, con gli adulti.
Francesco Grigoletto, Carla Marazzato