C.T.R. – Centro Teatrale di Ricerca di Venezia 

MANIFESTO

Il CTR è un luogo

  • antico, poiché tiene traccia di tutte le esperienze che lo hanno attraversato: è la ricerca di eternità a nutrirne lo spirito;
  • sempre nuovo, grazie alle persone che lo incontrano e decidono di sostenerlo con la propria presenza ed energia;
  • pieno e vuoto allo stesso tempo, poiché ricco di vita e di saperi, ma anche aperto, disponibile e pronto ad accogliere la creatività di chi sceglie di abitarlo;
  • indipendente, poiché non si fa trascinare dalle leggi di mercato e rimane saldamente ancorato a valori intramontabili, primo tra i quali il rispetto della dignità e della sacralità della persona umana;
  • denso, dove le forme, le energie, sostano: uno spazio che assorbe vite, esperienze, e restituisce generosamente vitalità;
  • di libertà, che abbraccia tutti con amorevolezza, dove tutti possano sentirsi accolti, inclusi, e sostenuti;
  • di crescita, in cui ciascuno - studente o insegnante - si impegna nello studio e nello sviluppo della propria arte e della propria persona, nella ricerca costante di dare il meglio di sé stesso;
  • di pluralità, che riconosce e sostiene l’indole e il talento di ciascuno, con ascolto e con amore, avendo contezza che è nella complessità che si sviluppa ogni crescita autentica;
  • di comunità, dove si è tutti benvenuti, senza distinzione di età, sesso, origine, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, esperienze e competenze, nella consapevolezza che lo scambio è su più piani e sempre possibile; tutti coloro che lo abitano (si ripete poco sotto) si impegnano ad abbracciarne la varietà e a
    valorizzarne la ricchezza, rispettandone lo spirito e nutrendone l’equilibrio, orientandosi in direzione collaborativa verso i compagni di lavoro;
  • di bellezza, in senso etico ed estetico, che merita attenzione e rispetto perché custodisce i valori più alti per chi lo frequenta; un luogo in cui, se ci si mette in ascolto, si percepisce la possibilità di ciò che verrà creato e che ci può ispirare.

 

Il percorso di ciascuno, studenti, formatori e artisti, al CTR si esprime e si nutre sui diversi piani dell’essere: dalla ricerca al gioco, dalla spiritualità all’esplorazione di nuovi linguaggi, dalla radicalità - nel senso di radice viva - di alcuni valori alla leggerezza dell’ironia, dalla coscienza della nostra presenza nel mondo, qui e ora, alla complessità delle contraddizioni che ci abitano, nella ferma consapevolezza che è nella materia del corpo che la complessità umana si sviluppa, giorno dopo giorno.
Il corpo è perciò al centro della pedagogia del CTR, perché è dal e sul corpo che il lavoro inizia: nell’ascolto del corpo ci si ritrova, attraverso la presenza ci si incontra e ci si conosce, attraverso le sue forme si esplorano i diversi linguaggi, alla sua saggezza ci si
affida. Il corpo come possibilità di presenza in questa realtà ci permette di portare con onestà, con verità la nostra ricchezza agli altri e di farci compenetrare, nello scambio di apprendimento reciproco.


Per tutte queste ragioni ci piace pensare al CTR come a una stella: un Sole, al centro di un sistema organico, armonico e vivo, come è il cuore al centro del corpo.
Che questa luce continui a splendere e illuminare le nostre vite è una grande e preziosa opportunità, così come una responsabilità di ciascuno di noi: per questo è importante proteggerla, tanto dalle potenti pressioni esterne, quanto dagli umanissimi personalismi interni a ciascuno, collaborando insieme in una direzione armonica, cercando il più possibile l’accordo nella risonanza.
Vigilare anche su di sé, per portare sempre il meglio di noi in gioco, aiuta tutti e ciascuno a tenere saldo lo sguardo verso valori e obiettivi alti e generosi.

‘totum procedit ex amore’ 

 

Il CTR per chi lo abita e l’ha abitato è:  

“un luogo dell’anima 

“la salvezza, di tutti” 

“una testimonianza 

“un modo di stare 

“un baluardo 

“un’oasi 

“un seme di futuro” 

“un regalo 

“un esempio virtuoso 

“un progetto politico 

“una potenza buona 

“la prova che esperienza, competenza e cuore 

possono crescere insieme. 

 


Venezia, settembre 2025