MEDITATION LAB
11 Agosto 2022
Teatro – dal testo alla messinscena
12 Agosto 2021

Canto arcaico del mediterraneo

LONTANANZE E RADICI VOCALI NEI CANTI A STISA

progetto-laboratorio di voce-canto di tradizione orale-aurale

a cura di Anna Maria Civico


Orario:
sabato dalle 14.00 alle 18.30 (7 ottobre, 16 dicembre, 17 febbraio, 13 aprile)
sabato dalle 10.30 alle 18.30 (11 novembre, 20 gennaio, 9 marzo, 11 maggio)
Per iscriversi al progetto-laboratorio è condizione indispensabile che ogni partecipante si impegni ad essere presente a tutti gli incontri.

Insegnante: Anna Maria Civico

Info: Beatrice Di Fonzo, tel. 3402713708 – beatrice.difonzo@gmail.com

Il percorso fonda la sua pratica nell'attivazione della base organica del sistema di fonazione e aurale. Attraverso la pratica della vocalità organica osserviamo e facciamo emergere i tratti significativi di canti di tradizione orale del vecchio mondo contadino, dove il timbro della voce è un elemento estetico imprescindibile. Essi possono prendere la forma di glissati, trilli, staccati, sospiri, caratterizzando la dinamica musicale. Entrare nell'ottica che valorizza l'organismo come un sistema creativo e di conoscenza richiede rigore, attenzione, concentrazione.

Si integrano tecniche vocali-musicali contemporanee, provenienti dall'improvvisazione e dalla più recente funzionalità vocale. Il corpo-voce e la qualità della presenza sono il contenitore che ci consentiranno di esplorare e attingere dalla organicità. Cosa possiamo fare con questo? Definire la sincronicità musicale nel canto e nel gesto corporeo. Intonare attingendo alla memoria del suono ed alla risonanza. Accordarsi e riconoscere gli intervalli ad orecchio. Memorizzare melodie e testi.

Si lavorerà maggiormente su canti a stisa, a distesa, all'aria, alla longa, lontananze, ovvero quei canti nati per esecuzioni all'aperto. Questi canti creano lo spazio. Richiedono una vocalità e un'azione del mantice che possiamo trovare nella esplorazione della voce naturale. Il genere musicale di trasmissione orale del mondo contadino del passato ha delle caratteristiche estetiche che cercheremo di avvicinare ed ampliare. Caratteristiche che riguardano sia il disegno melodico e gli intervalli sia l'impegno timbrico. Il Canto della tradizione agro-pastorale si è generato sotto spinte multidimensionali e in correlazione al contesto ambientale e comunitario. Spazi concreti con caratteristiche acustiche uniche sono tessute in trasparenza nelle strutture musicali. Le comunità del passato, esposte ai commerci via mare e alle transumanze, ha visto confluire modi musicali mediterranei e orientali, tessendo insieme belati, lacrime, turbinii, cigolii, storie, vibrazioni emotive e sonore. Quello che ci arriva oggi, attraverso registrazioni o incontri, è una melodia, un brano musicale, eccezionale e/o talvolta “danneggiato”. È necessario uno strumento adeguato per sviluppare intonazione, intensità, timbro per rendere questo genere musicale il più preciso possibile. Radicalizzando la voce, il canto, l'orecchio. Cercando di raggiungere e far risaltare la connessione tra fisicità del suono (della voce), esperienza corporea e risonanza.

PARTECIPAZIONE

Per i partecipanti sarà necessario: motivazione personale ad indagare la propria voce mettendola in gioco nello strumento corpo-voce. Una capacità mnemonica acquisita di memorizzazione del suono e/o del movimento, disponibilità all'ascolto. Disponibilità all'astensione dal giudizio.