Teatro per adolescenti
7 Agosto 2019
corso pilates
METODO PILATES
7 Agosto 2019

TEATRO PER BAMBINI 6-10 ANNI

a cura di Carla Marazzato e Beatrice di Fonzo


Orario:
Ogni giovedì dalle 17.00 alle 18.15
Prima lezione/prova giovedì 28 settembre

Insegnante: Carla Marazzato

Insegnante: Beatrice di Fonzo

Info: Beatrice di Fonzo, tel. 3402713708, beatrice.difonzo@gmail.com

Teatro per ragazzi

Corso di teatro per bambini dai 6 ai 10 anni

AL LUPO AL LUPO?

Quel che si attraversa dal “C’era una volta…”al “...e vissero tutti felici e contenti” è un percorso che traccia quelle vie che permettono ai bambini di elaborare le proprie paure. Di cosa ho paura? Come posso essere coraggioso? Paure rappresentate a livello simbolico, che in modo altrettanto simbolico vengono sconfitte. In questo percorso di teatro osserveremo come nelle fiabe o in alcuni albi illustrati, non si nega la cattiveria, non la si nasconde: il male esiste, ma esiste anche il bene. Possiamo avere tanta paura, ma proprio quando avremo paura saremo tanto più coraggiosi. E la strada che si attraversa sconfiggendo le paure porta alla felicità che esiste e che bisogna conquistare, ma non con ragionamenti consolatori trasmessi dagli adulti a parole, perché quando si è piccoli, le proprie visioni, coincidono più spesso con le visioni delle fiabe e del racconto per l’infanzia. Leggendo e mettendo in scena queste “terribili” storie con i bambini, gli daremo un’importante dimostrazione del fatto che consideriamo le loro esperienze interiori degne, legittime, sotto qualche aspetto addirittura “reali”. Ciò riesce a dare al bambino la sensazione che anche lui è reale e importante, che quello che pensa e immagina può diventare anche la scena di un racconto teatrale!

Il lupo, la strega e gli antagonisti in generale, mostrano una parte del mondo che si può e si deve sconfiggere! Siamo Pronti!!!!

METODO

Il centro del nostro lavoro è il corpo. Corpo da conoscere, da muovere, da ascoltare, da trasformare e che creativamente si muove con gli altri in dinamica nello spazio. I tre livelli di lavoro sono: io, l’altro lo spazio. Tutto il metodo si basa sulla Maieutica: non si vuole imporre dall'alto dei concetti e delle nozioni ma si stimola l'allievo ad esprimere le sue idee personali, la sua fantasia, le sue esperienze, accompagnandolo nel processo creativo, allo scopo di rendere teatralmente concreta la sua intuizione, cristallizzandola in una forma chiara e definita. Le tecniche principali utilizzate sono il teatro fisico, la mimesis corporea, il clown moderno, la danza personale, la danza contact improvisation. Il teatro fisico lavora sulla coscienza del proprio corpo e sull'ascolto di gruppo. La mimesis lavora sull'osservazione della realtà e sull'imitazione. Il clown sulla sincerità dello stare con se stessi. La danza contact improvisation sulla relazione con gli altri e sul rispetto e attenzione nel contatto fisico. La pedagogia è proposta sotto forma di gioco o tramite semplici esercizi che vengono chiamati simpaticamente esperimenti per entrare in una modalità di curiosità ed uscire dalle categorie di giudizio. Per dar loro maggiori strumenti per indagare meglio il tema trattato, verranno proposte letture ad lata voce. La lettura condivisa, è una forma di ospitalità, crea ponti, legami tra il bambino e l’adulto andando a rafforzare il rapporto di fiducia, andando a creare coesione tra tutti i partecipanti per dare forma a un gruppo compatto e complice. Nasceranno quindi ‘parole chiave’ che andranno a creare un alfabeto speciale appartenente al gruppo, un modo di comunicare velocemente le informazioni sul movimento fisico(singolo e di gruppo). Le regole sono poche ma fondamentali, e permettono al bambino di sentirsi libero e non costretto nei limiti che gli vengono dati. Tutta la pedagogia teatrale al momento della creazione è interamente basata sul ‘sentire’ e non sul ‘mostrare’: come si fa ad essere autentici a teatro? Quando ciò che sento è reale e quando è finto? Si sviluppa la coscienza e l'attenzione alla propria presenza, alla qualità che si ha in quel momento specifico. Durante la lezione viene utilizzata sempre la musica (classica, pop, contemporanea... tutta!) come ‘strumento magico’ di attivazione del corpo. Non c’è la necessità di creare un’esperienza lontana da quello che è il vissuto del proprio quotidiano, così facendo si da forma a un dialogo veritiero in primo luogo per se stessi.

A fine anno è prevista una restituzione al pubblico sotto forma di spettacolo aperto a tutti.