Orario:
Ogni giovedì dalle 17.0 alle 18.15
Prima lezione/prova giovedì 29 settembre
Insegnante: Carla Marazzato
Insegnante: Beatrice di Fonzo
Info: Beatrice di Fonzo, tel. 3402713708, beatrice.difonzo@gmail.com
Corso di teatro per bambini dai 6 ai 12 anni
Noooo, anche oggi mi devo alzare prestissimo, sono disperato! La mia migliore amica non vuole più giocare con me. Mi sono tagliata i capelli e adesso mi stanno davvero male! E che sarà mai, non è mica una TRAGEDIA!
Che cos’è una tragedia, e quanto il tuo quotidiano può assumere un carattere tragico, un tono tragico, una fine tragica. La maestra non ti piace, fuori piove, per cena ci sono le verdure che odi, la partita a calcio è stata persa anche questa volta e quel giocattolo che tanto adoravi, si è rotto!
Eschilo, Sofocle, Euripide raccontano vicende di eroi ed eroine che con i loro dubbi e debolezze mettono in atto tentativi di ribellione e riscatto, raccontando storie di battaglie, sortilegi e colpi di scena. Nei personaggi di Odisseo, o di Polifemo o di Antigone si riconoscono uomini e donne mosse da un’umanità bambina, alla ricerca si senso laddove a volte senso non c’è, distratti da gioie per essere poi travolti da eventi nefasti, tormentati da nemici ma affiancati anche da grandi amici per risolvere le piccole grandi tragedie della loro vita.
Il centro del nostro lavoro è il corpo. Corpo da conoscere, da muovere, da ascoltare, da trasformare e che creativamente si muove con gli altri in dinamica nello spazio. I tre livelli di lavoro sono: io, l’altro lo spazio. Tutto il metodo si basa sulla Maieutica: non si vuole imporre dall'alto dei concetti e delle nozioni ma si stimola l'allievo ad esprimere le sue idee personali, la sua fantasia, le sue esperienze, accompagnandolo nel processo creativo, allo scopo di rendere teatralmente concreta la sua intuizione, cristallizzandola in una forma chiara e definita. Le tecniche principali utilizzate sono il teatro fisico, la mimesis corporea, il clown moderno, la danza personale, la danza contact improvisation. Il teatro fisico lavora sulla coscienza del proprio corpo e sull'ascolto di gruppo. La mimesis lavora sull'osservazione della realtà e sull'imitazione. Il clown sulla sincerità dello stare con se stessi. La danza contact improvisation sulla relazione con gli altri e sul rispetto e attenzione nel contatto fisico. La pedagogia è proposta sotto forma di gioco o tramite semplici esercizi che vengono chiamati simpaticamente esperimenti per entrare in una modalità di curiosità ed uscire dalle categorie di giudizio. Per dar loro maggiori strumenti per indagare meglio il tema trattato, verranno proposte letture ad lata voce. La lettura condivisa, è una forma di ospitalità, crea ponti, legami tra il bambino e l’adulto andando a rafforzare il rapporto di fiducia, andando a creare coesione tra tutti i partecipanti per dare forma a un gruppo compatto e complice. Nasceranno quindi ‘parole chiave’ che andranno a creare un alfabeto speciale appartenente al gruppo, un modo di comunicare velocemente le informazioni sul movimento fisico(singolo e di gruppo).Le regole sono poche ma fondamentali, e permettono al bambino di sentirsi libero e non costretto nei limiti che gli vengono dati. Tutta la pedagogia teatrale al momento della creazione è interamente basata sul ‘sentire’ e non sul ‘mostrare’: come si fa ad essere autentici a teatro? Quando ciò che sento è reale e quando è finto? Si sviluppa la coscienza e l'attenzione alla propria presenza, alla qualità che si ha in quel momento specifico. Durante la lezione viene utilizzata sempre la musica (classica, pop, contemporanea... tutta!) come ‘strumento magico’ di attivazione del corpo. Non c’è la necessità di creare un’esperienza lontana da quello che è il vissuto del proprio quotidiano, così facendo si da forma a un dialogo veritiero in primo luogo per se stessi.
A fine anno è prevista una restituzione al pubblico sotto forma di spettacolo aperto a tutti.